Prime impressioni

L'Inter di Mourinho vince in amichevole nell'esordio stagionale contro i campioni dell'Arabia Saudita dell'Al Hilal. Prima delle considerazioni due cose sulla Gazzetta. Per la rosea gallianesca l'Inter gioca al piccolo trotto, trovando già dei difetti (compresa la prima pagina odierna). Dopo l'opaco pareggio del Milan a Cremona, con una squadra di Serie C1 avevano scritto: "Finisce 0-0, ma a una settimana dall'inizio dela preparazione non si poteva pretendere molto di più". Il solito vizietto di giustificare il Milan (nonostante un'annata ridicola) non finisce mai.

Veniamo all'incontro. Formazione molto sperimentale la prima, con Pelè difensore centrale e Bolzoni terzino sinistro. La squadra si schiera però con Cambiasso, Zanetti e Vieira a centrocampo, Adriano, Balotelli e Figo in avanti. Giocano meglio gli arabi all'inizio, che randellano ogni due o tre contrasti. Si segnala un pimpante Zanetti, un volenteroso Adriano e un discreto Balotelli. Ordinato e presente Cambiasso, ancora impacciato Vieira. Balotelli pesca Burdisso in area e si va sull'uno a zero all'intervallo.

Nella ripresa Mourinho mette in campo una difesa più logica e un centrocampo con Jimenez, Dacourt e Stankovic. In attacco Cruz, Crespo e l'esordiente Mancini danno la sveglia. L'Inter domina, arriva a segnare il secondo gol con Crespo (annullato) e crea diverse occasioni. Buona la prova di Amantino, Cruz e Stankovic, che veniva da un piccolo fastidio. Il migliore è stato comunque Maicon.

Nel complesso l'approccio tattico ha denunciato le gravi carenze fisiche, ma le novità sono state parecchie. Nei calci piazzati la squadra raccoglie l'eredità di Mancini Roberto e Mihajlovic. Ma quando parte l'azione il mediano-regista (Cambiasso) scala sulla difesa centrale prende la palla e la smista molto rapidamente sugli uomini di fascia, saliti sulla linea dei centrocampisti. Spesso abbiamo visto tagli fendenti dalla mediana alle ali, davvero molto offensive. In alcuni casi la squadra si è compattata dietro per ripartire velocemente alla maniera della Roma, con tocchi in verticale estremamente rapidi. La differenza maggiore è nel tentativo di far partire l'azione più velocemente.

Per adesso può andare bene. Oggi arriva Sulley Muntari, firmerà un contratto di 5 anni a 2 milioni l'anno. Un ottimo innesto per un reparto bisognoso di vigore fisico.

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