Crisi economica e credit crunch


Il mondo continua a rischiare una grave crisi economica e il cuore di questa crisi si trova proprio tra l’Europa e l’Italia,  ovvero l’anello più debole. Per quale motivo proprio la nostra nazione si trova al centro di questa pessima situazione economica?

La risposta è semplice Tutto nasce da 3 grandi problemi: il debito dello Stato, il rallentamento della crescita economica e la credibilità del governo.

Tagliate (poco) le spese e aumentate (troppo) le tasse, ora si dovrebbe stimolare la crescita economica. E soluzioni per un futuro migliore esistono, infatti, si dovrebbe pensare a favorire le liberalizzazione, tagli mirati alle tasse e soprattutto stimolare la ricerca.

Se lo stato chiede troppi prestiti e naturale ritrovarsi in una situazione del genere. Il debito è costituto da diverse tipologie di titoli di stato emessi dallo Stato a garanzia di prestiti da cittadini, banche ed altri paesi. Ai giorni nostri l’Italia è meno credibile e per farsi prestare i soldi serve offrire interesse sempre più alti.

I rimedi alla situazione sono i seguenti:
1) l'erosione del debito pubblico
2) la crescita economica che aggrava il credit crunch, la crescita del costo del danaro con costanti fenomeni di anatocismo e usura bancaria che colpiscono anche i comuni cittadini.
3) Un governo autorevole in grado di imporre scelte condivise sulla base di un obbiettivo comune

Come avrete notato le manovre precedenti effettuate tra giugno e settembre, hanno visto l’aumento delle tasse dai ticket sanitari, agli aumenti dell’iva, tassa sulla benzina, sui giochi, eliminazione delle agevolazioni fiscali. Il risultato di queste decisioni? si preleverà una percentuale record, il 44,5% dei redditi degli italiani e il dato potrebbe crescere fino al 48% nel 2014. Troppo? Secondo gli economisti (che invitano a diminuire le tasse sul lavoro), si potrebbe deprimere ancor di più l’economia, fino al punto di diminuire le entrate, voi che ne pensate? La situazione attuale non è peggiorata?

Si continua a parlare di rilanciare la crescita economica del paese, gli economisti sono convinti che esistono diversi modi,  il primo riguarda le liberalizzazioni oppure la riduzione della tasse sui lavoratori e il ripristino della concorrenza e lotta ai cartelli. Il Pil italiano, cioè il valore complessivo dei beni e dei servizi prodotti nel nostro Paese, è cresciuto dello 0,1% e dello 0,3 negli ultimi 2 trimestri. Potrebbe sembrare anche se per poco, un dato positivo.

La lotta all’evasione fiscale anche se non sembra sta aiutando molto la crisi economica italiana, ma purtroppo la situazione attuale è sempre la stessa, la popolazione cresce ma la fetta suddivisa a ogni singolo cittadino diventa sempre più sottile. Come andrà a finire l’economia italiana? Peggio di quella di Grecia e Portogallo?
Ricordiamo che eliminando l’evasione fiscale si ridurrebbe drasticamente il deficit annuale dello Stato e questo risolverebbe molti problemi della crisi. «Il primo dovere di un cittadino» chi paga onestamente le tassa può costringerle anche gli altri a farlo richiedono scontrino, ricevuta o fattura.

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